2009, Marsilio
Pag. 857, Euro 21,50

Salvata da morte certa Lisbeth è immobilizzata in un letto d'ospedale. In attesa della completa guarigione e del processo intentato contro di lei per il tentato omicidio del padre, i servizi segreti congiurano per farla giudicare inferma mentalmente e coprire così le loro malefatte. Quello che la Sapo non sa è che Lisbeth può contare su tre formidabili alleati: il giornalista Mikael Blomvkist, la sorella di quest'ultimo Annika Giannini, principessa del foro che ha preso l'incarico di difendere la restia Lisbeth in tribunale, e Dragan Armanskij, proprietario dell'agenzia di investigazioni private per la quale lavorava la hacker.
Costruito in maniera ineccepibile dal punto di vista drammatico, l'epilogo di questa trilogia appassionante si risolve in maniera scontata e, nonostante la poderosa mole, anche un po' frettolosa.
Altra piccola nota dolente è rappresentata da una lunga digressione che giunge al termine del libro, a mio modesto avviso ininfluente per gli esiti della storia. Un po' di tagli avrebbero reso il tutto più digeribile, anche se La regina dei castelli di carta è la degna conclusione di un'appassionante vicenda che da tempo non leggevo così volentieri.
La biografia di Stieg Larsson su Wikipedia
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