venerdì 20 gennaio 2012

Il codice Rebecca

Ken Follett
Mondadori, 1980
Pag. 351, Euro: 9.50
Traduzione: P. Bonomi

Adoro le Storie ambientate durante la seconda guerra mondiale. Se poi ci sono spie, nazisti e tutto quello che ci si aspetta da un'ambientazione del genere tanto meglio. Amo i cliché ma mi rendo conto che si tratta di una mia perversione. Insomma non ritengo che ci sia niente di male nel godere leggendo un onesto libro di intrattenimento. Il codice Rebecca di Ken Follett possiede tutti i requisiti appena descritti.
La storia è ambientata nell'estate del 1942 in Nordafrica. Il generale Rommel sta dirigendosi trionfalmente verso l'Egitto. Nonostante le inferiori forze messe in campo egli può contare tuttavia su un aiuto prezioso dietro le linee nemiche, quello di Alex Wolff, una spia fuori dal comune. Egli, infatti, è per metà arabo e per metà tedesco e può contare su una vasta rete di amicizie a Il Cairo. Con la sua radio comunica a Rommel informazioni sul nemico servendosi di un codice la cui chiave è celata fra le pagine di Rebecca, il romanzo di Daphne Du Maurier. Sulle sue tracce c'è solo il maggiore Vandam del servizio segreto britannico. Questi inizia una tenace caccia all'uomo destinata a mettere in serio pericolo i suoi affetti piu' cari.
Scritto da Follett poco dopo La cruna del'ago, il suo primo best seller, Il codice Rebecca ne ricalca il plot, strutturato come una partita a scacchi tra il protagonista (inglese) e l'antagonista (tedesco). Lo scenario delle isole scozzesi battute dal vento è sostituito dall'assolato Egitto, carico di odori, storie e personaggi esotici.
Ma ne Il codice Rebecca c'è una maggiore sensualità, impersonata dalle donne del libro, la danzatrice del ventre Sonia e la mantenuta dal cuori d'oro Elene. Il romanzo è sostenuto da un buon ritmo anche se aleggia un forte senso di dejà vu. L'abilita di Follett è quella di riuscire a calare i suoi personaggi in un contesto storico estremamente realistico. La letteratura, però, è un'altra cosa...

mercoledì 4 gennaio 2012

THE DEBT

Rachel Singer, Stephan Gold e David Peretz sono tre agenti del Mossad israeliano idolatrati in patria. Essi, infatti, nel 1965 si sono resi protagonisti di un'azione eclatante. Infiltrati nella Berlino Est sono riusciti a rapire e giustiziare il chirurgo di Birkenau, il criminale nazista Vogel, che svolgeva tranquillamente la sua professione di ginecologo in città.
Nel 1997 Rachel si gode i meritati frutti del suo lavoro al servizio di Israele. Sua figlia è un'affermata giornalista e ha appena pubblicato la biografia della madre dove larga parte è dedicata proprio all'uccisione di Vogel, avvenuta per mano di Rachel.
Ma in quest'apparente normalità alcune inquietudini di Rachel sembrano suggerire che il passato sia un po' diverso da come è stato raccontato. A ciò si aggiunga che Peretz proprio in quei giorni si getta volontariamente sotto un camion e che l'ex marito di Rachel, Stephan, si fa vivo con la consorte per consegnarle un misterioso plico...

"Quando la leggenda è più grande della verità stampa la leggenda." Questa massima di John Ford citata nel memorabile "L'uomo che uccise Liberty Valance" si adatta bene al tema di The Debt, un potente thriller firmato da John Madden, già premio Oscar per "Shaekspeare in Love".
Sulla scorta di un film del 2007 dell'israeliano Assaf Bernstein, gli sceneggiatori Matthew Vaughn, Jane Goldman e Peter Straughan hanno realizzato un copione teso e avvincente dove il lavoro degli attori è essenziale per valorizzare questo dramma psicologico. Ogni protagonista è interpretato da due attori, uno per l'età giovane, l'altro per quella anziana. La bellissima e stupefacente Jessica Chastain (già vista in "The three of life" di Terence Malick) dà vita a una Rachel giovane, determinata e fragile al contempo, mentre la tormentata Helen Mirren è la sua alter ego trent'anni dopo.
Il fragile David Peretz è interpretato da Sam Worthington (già protagonista in "Avatar") e Ciaran Hinds, mentre il brutale e senza scrupoli Stephan ha le doppie sembianze di Marton Csokas (una presenza scenica poderosa) e Tom Wilkinson.
Nel complesso The Debt si rivela un film avvincente e sottovalutato, con qualche pecca nel sottofinale, ma sicuramente da riscoprire.

The Debt
Regia: John Madden
Con: Helen Mirren, Tom Wilkinson, Ciaran Hinds, Jessica Chastain, Sam Wortington, Martin Csokas