Pagine 372, Euro: 16,50
Traduzione: Chiara Belliti
“Quando la macchina di papà entrò nel vialetto, cominciai a chiedermi se era questo che aspettavo da sempre: che la mia famiglia tornasse da casa, non da me, ma gli uni dagli altri senza di me.”

La mia collega Elena, sopraffina lettrice, mi ha subito prestato il libro che ho letto in pochi giorni.
L’incipit di Amabili Resti è agghiacciante: la quattordicennne Susie Salmon è stuprata e poi assassinata da un vicino di casa, il sig. Harvey. Questi poi si sbarazza del corpo facendolo a pezzi e gettandolo in una discarica. Da questo momento la famiglia Salmon, composta dalla mamma Abigail, il papà Jack e i due fratelli Lindsey e Bucky, piomba in una spirale d’angoscia che rischia di comprometterne l’apparente unità.
Siamo negli anni ’70 e l’intera vicenda è raccontata in prima persona da Susie che, in una sorta di Paradiso, vede agire i suoi cari (parenti e amici) nel corso di un decennio, durante il quale l’inevitabile scorrere del tempo, lenirà il dolore della perdita, che ognuno dei componenti avrà elaborato a proprio modo. I fratelli diverranno grandi, i suoi genitori si lasceranno, il sig Harvey non verrà mai arrestato, continuando imperterrito a fare del male.

Amabili resti è un libro emozionante e leggendolo mi sono chiesto più volte come la Sebold abbia potuto entrare nelle pieghe dell’animo e raccontare dolori così grandi in un modo così autentico. Poi ho letto le note sull’autrice e ho capito: "Alice Sebold è nata nel 1963. Nel 1999 ha pubblicato Lucky (Edizioni e/o, 2003), un libro di ricordi sullo stupro subito nel 1981, quando studiava all’Università di Syracuse, nello stato di New York".
1 commento:
Ciao, ho appena fatto un trailer (non originale) su Amabili resti. Chi è interessato dia un occhiata (e lasci anche un commento;-))
http://www.youtube.com/watch?v=miixMHSiAoE
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