venerdì 26 dicembre 2008

Battlin' Jack Murdock

Sceneggiatura e disegni: Carmine Di Giandomenico
Dialoghi: Zeb Wells
Traduzione: Luigi Mutti
Edizioni: Marvel Italia
Euro 12,00

"Mi chiamo Battlin' Jack Murdock e sono qui per combattere."

A 44 anni esatti dalla sua uscita ufficiale il personaggio di Daredevil, ideato dal sorridente Stan Lee e disegnato agli albori da Bill Everett, è ancora in grado di regalare delle sorprese. E' il caso di Battlin' Jack Murdock, appena uscito nella collana 100% Marvel.
Daredevil è il super eroe più umano dell'intera cosmogonia di super eroi Marvel. Nella vita privata egli è Matt Murdock, un avvocato di New York divenuto cieco da ragazzo a causa di un tragico incidente automobilistico. Da allora, contaminato dagli effluvi di un gas tossico, Matt ha perso la vista ma in cambio ha ottenuto che i suoi restanti sensi venissero acuiti a dismisura, tanto da permettergli di vestire i panni di un giustiziere mascherato al servizio della comunità di Hell's Kitchen, il quartiere malfamato di New York dove il ragazzo irlandese è cresciuto.
Dopo avere affrontato nel corso di quattro decenni varie evoluzioni narrative (ricordiamo sopratutto le avventure anni '80 firmate da Frank Milller e quelle anni '90 di Ann Nocenti) questo personaggio ha assunto tinte sempre più tragiche. Le sue imprese sono più vicine alle trame di un noir poliziesco che a quelle mirabolanti dei suoi colleghi mascherati e forse è proprio per questo che le ho sempre amate particolarmente.
Uno dei problemi più ardui per i tipi della Marvel è quello di attualizzare continuamente i propri eroi. Gli esiti a volte sono convincenti, come nel caso de I vendicatori o degli X-Men, altre no, penso sopratutto all'ultimo Spider-Man.
Questo Battlin' Jack Murdock è una delle saghe più intelligenti che mi è capitato di leggere ultimamente. Suddiviso in 4 parti l'albo è una sorta di prequel, incentrato tutto sul tormentato personaggio del padre di Matt, un pugile fallito che per sopravvivere fa lo scagnozzo del boss Fixer. Costretto a crescere il figlio da solo egli si rifugia nell'alcol fino a quando non accetta di tornare sul ring per il suo padrone. Giunto a combattere per il titolo di pesi massimi Jack accetta di perdere l'incontro per permettere a Fixer di vincere le sue scommesse. Tuttavia, una volta sul ring, decide di contravvenire agli ordini per essere di esempio al figlio che assiste all'incontro.
Narrata in flash back, la storia è ottimamente narrata e disegnata dal nostro Carmine Di Giandomenico.

In questo filmato le differenze tra la versione italiana e quella americana



Intervista a Carmine Di Giandomenico da De:code
Da ComicsBlog le differenze tra la versione italiana e quella americana

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