martedì 6 gennaio 2009

La ragazza che giocava con il fuoco

di Stieg Larsson
Marsilio, 2008
Traduzione: Carmen Giorgetti Cima
Pp. 754, Euro 19,50

"Era legata con cinghie di cuoio a una stretta branda con il telaio in acciaio. Le cinghie tese sopra il torace premevano. Era stesa sulla schiena. Le mani bloccate all'altezza dei fianchi."

Ecco la seconda perla di una trilogia, la Millenium Trilogy, nata dalla mente del giornalista Stieg Larsson, prematuramente scomparso a soli 50 anni.
Dopo avere presentato in Uomini che odiano le donne due indimenticabili personaggi, rispettivamente Mikael Blomvkist, giornalista, e Lisbeth Salander, hacker disadattata, ne La ragazza che gioca con il fuoco l'autore approfondisce le due personalità mettendole di fronte a un nuovo caso investigativo. Stavolta a essere nei guai è la giovane Lisbeth, accusata di un triplice omicidio e perseguitata dalla polizia. L'unico a credere nella sua innocenza è proprio Blomvkist che inizia una contro indagine tesa a scovare il reale responsabile degli omicidi di due giornalisti e di un equivoco avvocato, tutore di Lisbeth, con strane preferenze sessuali.
Lo stile di Larsson è sempre incalzante e la trama appassionante, anche se la struttura narrativa dell'intreccio non è così coesa come nel primo episodio. Tuttavia è davvero appagante ritrovare dei personaggi a noi ormai cari, così ben costruiti che sembrano davvero vivere di una vita propria.

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