lunedì 19 novembre 2007

Nodo di sangue

Laurell K. Hamilton
Tea, 2003
Pag. 338 Euro 8,60

“Sono la Sterminatrice, e io, coi vampiri, non ci esco. Io li ammazzo.”

Alla ricerca di informazioni su Elizabeth Kostova mi sono imbattuto in un blog nel quale si parlava in maniera entusiastica di Laurell K. Hamilton e della sua saga che ha come protagonista Anita Blake, di professione sterminatrice di vampiri.
Confesso che fino a qualche mese fa ignoravo la presenza di questa scrittrice di genere che invece nel web ha un mucchio di sostenitori. Laurell è nata in Arkansas e ha esordito in patria nel 1992 con Guilty Pleasures (in italiano Nodo di sangue), il libro nel quale appare per la prima volta la sua creazione più celebre, Anita per l’appunto, divenuta protagonista di ben 15 romanzi, molti dei quali già tradotti anche in Italia da Tea.
Incuriosito sono uscito dal lavoro, ho imboccato la prima libreria sotto casa e ho acquistato in economica proprio Nodo di sangue, mentre accanto a me c’era un ragazzo che gioiva per l’uscita de Il tocco della notte (Nord) un’altra serie che ha come protagonista Meredith Gentry, investigatrice del sovrannaturale.

Il pregio principale della Hamilton consiste nell’avere creato un mondo ex novo, popolato di una cosmogonia di personaggi. Le sue storie di vampiri si svolgono quasi tutte a St. Louis nel Missouri, città nella quale vive l’autrice, dove la Blake, una 25enne tosta e senza peli sulla lingua lavora per la Animators Inc. Dietro compenso ella resuscita i morti e uccide i vampiri fuorilegge.
La prima novità consiste nel fatto che la scrittrice immagina un paese in cui i succhia sangue siano integrati con gli esseri umani e “legalizzati”, seppure entro un certo limite. È proprio un vampiro che in una calda mattina di luglio fa una strana proposta alla nostra eroina: occuparsi di un serial killer che sta sterminando i vampiri. Anita all’inizio non accetta ma poi è costretta a indagare quando la sua amica Catherine è ipnotizzata da un potente Master (un vampiro con più di un secolo sulle spalle), l’affascinante Jean-Claude, proprietario del Guilty Pleasures, il locale dove i vampiri della città si esibiscono, che minaccia di vampirizzarla se non si occuperà del caso.
Costretta a ubbidire, Anita inizia un’indagine (non troppo complessa a dire il vero) che la porta a contatto con una cosmogonia di personaggi bizarri: c’è Philip, un junkie che ama farsi succhiare, Edward, un killer ammazza vampiri assetato di sangue, Nikolaos, una tredicenne letale, madre di tutti i vampiri di St. Louis e, per non farsi mancare nulla, anche dei ratti mannari.
Più che la trama ciò che conta è l’universo di freaks creato dalla Hamilton e lo stile con il quale essi vengono presentati. Ci va giù pesante l’autrice, con un linguaggio colorito e descrizioni grand guignolesche che somigliano alle vignette di un fumetto pulp piuttosto che a letteratura, seppure di genere. Non a caso dalle avventure della Blake la Marvel ha anche tratto una serie a fumetti, inedita in Italia. Divertente e nulla più.

Il sito di Laurell K. Hamilton
Il sito di Anita Blake

2 commenti:

Giovanni Lembo ha detto...

Anche io ero incuriosito dai commenti entusiastici letti in giro e ho letto questo primo volume con molta curiosità. L'ho trovato deludente, scritto in maniera piuttosto anonima, con poche note positive (quelle che hai elencato tu). A me non ha neanche divertito più di tanto e penso proprio non proseguirò nella lettura della saga!

Blog interessante il tuo, tornerò a visitarti spesso! A presto!

Anonimo ha detto...

quello che stavo cercando, grazie