domenica 14 ottobre 2007

Le notti di Salem

Prima Edizione 1975
2007, Sperling & Kupfer Editori

Pag. 651, Euro 22,00

Traduzione: Tullio Dobner


Il giorno dopo il ragazzo gli si presentò con il giornale in mano, ripiegato in maniera da lasciare in vista il titolo: >
<Ho paura>, disse.
<Anch'io>, rispose l’uomo alto.

Le origini
Nell’aprile del 1974 la casa editrice americana Doubleday, dopo avere pubblicato il primo romanzo di Stephen King Carrie, decise di acquistare un altro lavoro dello scrittore del Maine, Second Coming. Gli editori cambiarono il titolo in Le notti di Salem, dal nome della città in cui era ambientata la storia e decisero di presentare ai librai americani King come uno scrittore horror.
Era l’inizio della carriera del Re come maestro di genere. Il libro ebbe infatti un successo clamoroso, divenendo il primo best seller dello scrittore che da lì in poi sarebbe stato etichettato come maestro del brivido. Una nomea rimasta appicicata all’autore per decenni e dalla quale non si è ancora del tutto liberato, nonostante abbia oramai pubblicato storie di diverso genere come Il miglio Verde e Cuori d’Atlantide, tanto per citare due titoli.

Scrittore di Horror
Era stato profetico il suo editor Bill Thompson quando spiegò a King che, se dopo Carrie avesse pubblicato Le notti di Salem (come effettivamente avvenne nel 1975) al posto del più drammatico Uscita per l’inferno, la sua carriera avrebbe preso una china più sicura dal punto di vista commerciale ma forse meno gratificante sotto l’aspetto squisitamente letterario.
L’aneddoto è ricordato argutamente da King stesso nella prefazione alla nuova edizione de Le notti di Salem, per l’occasione ristampato da Sperling & Kupfer Editori in un’edizione fotografica che offre il romanzo tradotto stavolta da Tullio Dobner, abituale traduttore di King, con l’aggiunta di alcuni capitoli eliminati dalla prima edizione del libro e di due racconti nei quali ritroviamo protagonisti alcuni dei personaggi presenti nel plot del romanzo.

La storia
Ne Le notti di Salem King si cimenta con l’archetipo della letteratura horror – ovvero Dracula di Bram Stoker – immaginando che in una cittadina del Maine improvvisamente arrivi un emulo del Conte, il vampiro Barlow, accompagnato dal suo aiutante, l’umano Straker (curiosamente un nome che richiama quello di Stoker), con l’obiettivo di rendere schiavi tutti gli abitanti della ridente Salem.
In realtà, come sanno tutti coloro che hanno letto almeno un libro di King, è evidente fin dall’inizio che dietro la linda facciata di un paese onesto, popolato di persone perbene, si cela una realtà ben più oscura e inquietante.
Ne è perfettamente cosciente il protagonista della storia, lo scrittore Ben Mears, tornato al suo villaggio d’origine dopo un grave lutto familiare. Egli ha perso la moglie in un tragico incidente stradale e ha deciso di recarsi a Salem per scrivere un nuovo romanzo, incentrato su Casa Marsten, una dimora decadente che domina dalla collina il paese, teatro di un orrendo omicidio-suicidio avvenuto molti anni addietro.
E’ proprio in quella casa in disuso e abbandonata che Barlow ha deciso di soggiornare. Ma lo precede il forestiero Straker, che ha acquistato la villa per aprire un negozio d’antiquariato. In realtà il lavoro è solo una copertura per non fare insospettire la gente del posto. La verità è che Casa Marsten è la dimora di Barlow, temibile figura millenaria, assetata di sangue.
Il villaggio è popolato da una serie di personaggi che King tratteggia da par suo: i bambini della famiglia Glick (le prime vittime del vampiro), l’innocente Susan, della quale Ben s’innamora perdutamente, il professore di lettere Mathhew Burke, il primo a capire cosa stia succedendo in paese, e il coraggioso Mark Petrie, un ragazzino che affronta il pericolo mortale con la folle incoscienza e determinazione di un adolescente.

I temi
L’ambizione di King è quella di riproporre il mito del vampiro in un contesto moderno, lasciando inalterate le regole di questo particolare genere letterario. E’ pertanto possibile effettuare dei parallelismi tra i personaggi di Dracula di Stoker e quelli del libro di King. Ben è Jonathan Harker, Susan è Lucy, mentre il professor Burke è chiaramente Van Helsing. Un altro tema presente in Dracula, riproposto ne Le notti di Salem, è l’incapacità della scienza moderna di potersi confrontare con un pericolo sovrannaturale che sfida tutte le leggi della razionalità. Barlow appare indistruttibile secondo i dettami tradizionali e può essere sconfitto solo da una fede ferma e incrollabile. Lo capisce bene Padre Callahan, personaggio tormentato, l’unico in apparenza in grado di contrastare il male per via della sua tonaca, ma in realtà il primo a capitolare a causa della sua indecisione.

Conclusione
La struttura narrativa è un mix riuscito - nel tono e nel ritmo - tra un romanzo d’altri tempi, anche se ancora modernissimo, e un film rivoluzionario come
La notte dei morti viventi di George Romero. Dal film del regista americano, apparso sugli schermi nel 1968, Le notti di Salem riprende l’idea del male descritto come un virus che dilaga fino a contagiare tutti gli abitanti del paese. Un tema che sarà ripreso e sviluppato ulteriormente da King nel 2006 con il meno riuscito Cell.

Sito ufficiale di Stephen King
Il sito italiano di Stephen King
Il sito dei fan
Wikipedia Le notti di Salem
Wikipedia Stephen King

Nessun commento: